Piccoli Prestiti

Piccoli Prestiti

Si definiscono piccoli prestiti i finanziamenti di modesta entità, compresi cioè tra 1.500 e 5.000 euro.
Si tratta sempre di prestiti personali, per i quali però è molto snella e veloce la procedura di erogazione, che spesso si attesta sulle 48 ore successive alla richiesta.

Possono richiedere queste linee di credito tutti coloro che hanno un reddito dimostrabile, senza obbligo di comunicare la finalità della richiesta, trattandosi sempre di prestiti non finalizzati.
Possono presentare istanza per ottenere prestiti di piccole somme, i titolari di un reddito da lavoro dipendente o autonomi ed i titolari di pensione.

I piccoli prestiti vengono generalmente utilizzati per coprire spese di lieve entità, come una vacanza o l’acquisto di un elettrodomestico. La loro caratteristica principale è quella di poter essere richiesti direttamente online, tramite compilazione di un preventivo da inviare all'agenzia di credito al consumo o società finanziaria.

La durata di questi finanziamenti è limitata, perché rapportata all'entità esigua della somma concessa e varia da 12, 24 e 36 mesi.
I tassi di interesse praticati possono variare da una finanziaria all'altra, in base alle politiche di credito interne ed alle oscillazioni dei tassi di mercato.

I costi accessori del piccolo prestito sono il pagamento annuale dell’imposta da bollo, il costo di invio del rendiconto annuale, quello di fine rapporto, imposta di bollo per rate di importo più elevato.

Le spese di incasso rata sono comprese nel Taeg. Alcune tipologie di piccoli prestiti permettono di: saltare una rata, di estinguerli anticipatamente senza pagare alcuna penale, di modificarne l’importo e la durata.

Il pagamento delle rate avviene tramite Rid oppure tramite carta di credito. I piccoli prestiti possono essere concessi anche da istituti di previdenza come l'ex-Inpdap, ora accorpata con l'Inps, solo che in questo caso la morte improvvisa del debitore annulla l’azione di recupero dell’Istituto sul debito residuo.